Una breccia nel muro
Abbiamo iniziato la campagna a settembre del 2011, poco dopo la nostra costituzione come Associazione di volontariato “Una breccia nel muro”; siamo quindi alla XIII edizione. Non abbiamo mai smesso, neppure negli anni del covid. Allora, abbiamo sollecitato prenotazioni e consegnato le piante all’aperto.
Perché il peperoncino? È una pianta poco opzionata da parte delle associazioni che si rivolgono alle persone per raccogliere fondi a sostegno delle proprie iniziative. È simpatica, ben augurale e gradita alle persone che la utilizzano anche per valorizzare i loro cibi. Si presenta in molte forme diversissime e divertenti: piccole, medie, grandi; a cornetto, tonde, a peperone, con punte che escono dal frutto (i più piccanti) con vari colori che vanno dal nero al bianco avorio, dal verde, all’arancione, al marrone, al violetto, al rosso, spesso tutti presenti nella stessa panta secondo i diversi livelli di maturazione dei frutti. È di intensità di piccantezza diversissima (la scala di Scoville, la cui unità di misura è il grado SHU, Scoville Heat Units, va da 0 gradi per un peperone dolce che non contiene capsaicina a 2.200.000 per il Carolina Reaper, il più piccante in assoluto finora conosciuto). Vari e vivaci come le bambine e i bambini dei quali ci prendiamo cura.
Nel corso del tempo, abbiamo avuto il patrocinio di numerosi enti e istituzioni; fra gli altri: Regione Lazio, Regione Calabria, Comune di Roma, Comune di Salerno, Accademia italiana del peperoncino e da qualche anno Ispe dixit, la sezione romana dell’Accademia. La Presidenza della Repubblica ha onorato la nostra iniziativa con una medaglia.
Ci ha sempre fornito bellissime piante l’azienda Carmazzi di Torre del Lago Puccini, nella filiera bio del peperoncino.
Nell’edizione del 2014, il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’attrice Maria Grazia Cucinotta sono stati con noi a offrire le piante nella Galleria Alberto Sordi a piazza Colonna.
Siamo ospitati presso le sedi di numerosi enti, aziende, circoli sportivi, trovando grande disponibilità e riscontrando sempre partecipazione e generosità da parte del personale. Molti si presentano puntuali ogni anno, raccontandoci i successi delle loro culture in vaso nei balconi o nei giardini e chiedendoci qualche altra specie particolare.
Offriamo le piante agli spettatori in uscita da una partita dell’A. S. Roma allo stadio Olimpico. Quest’anno è stata Roma – Venezia il 29 settembre.
Abbiamo incontrato in questo modo moltissime persone perché il nostro intento è, in primo luogo, sensibilizzare al tema dell’autismo. Ogni pianta è accompagnata da due volantini: il primo che viene aggiornato ogni anno dà informazioni sull’autismo: diagnosi, trattamento, riferimenti dei nostri centri di Roma e di Salerno dove operiamo; il secondo illustra attraverso fumetti i segnali principali con i quali l’autismo può manifestarsi nei bimbi; se si riscontrano alcuni di essi è bene rivolgersi a uno psichiatra infantile, perché una diagnosi precoce e un trattamento immediato basato sull’evidenza scientifica aumentano la possibilità di fronteggiare con successo la sindrome e di migliorare la qualità della vita dei bimbi e delle loro famiglie.
Ogni anno è anche l’occasione per raccogliere fondi a sostegno della nostra attività: erogare gratuitamente ore di trattamento e di supervisione per i casi più gravi e per le famiglie più sfavorite; offrire laboratori - come quello musicale - e occasioni sportive per i bimbi (il golf, il rugby); partecipare ai GLO (gruppi di lavoro organizzativo) presso le scuole frequentate; sostenere psicologicamente le famiglie quando necessario; accompagnare l’inserimento al lavoro di giovani adulti fra i 19 e i 32 anni.
Grazie, quindi, a tutte le persone che ci aiutano in questo nostro impegno.