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La Fondazione Cervelli Ribelli Onlus ha organizzato un corso di formazione teorico-pratico sull'affettività e la sessualità nel disturbo dello spettro autistico. Il corso è valido per l'ottenimento di 10,4 crediti ECM, potranno partecipare tutti gli operatori socio-sanitari (medici, psicologi, tnpee, logopedisti, terapisti riabilitazione psichiatrica, terapisti occupazionali, infermieri). Il corso è aperto anche a educatori, insegnanti, compagni adulti e genitori.
Docenti del corso saranno Luigi Mazzone, Direttore della U.O.S.D. di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione Policlinico Tor Vergata, e Giulia Giovagnoli, psicologa e psicoterapeuta e socio fondatore del Centro Scientifico di Neuropsichiatria AITA.
Si affronteranno, tra i vari temi, l'affettività e la sessualità nel disturbo dello spettro autistico rispetto allo sviluppo tipico, comportamenti disfunzionali, focus sull'autismo femminile e il ruolo genitoriale.
L'affettività e la sessualità sono due sfere fondamentali dello sviluppo socio-relazionale dell'individuo che rivestono un ruolo cruciale anche nel suo benessere psicofisico. Si tratta di bisogni naturali dell'essere umano che riguardano non esclusivamente i normotipici, ma anche le persone con disturbo dello spettro autistico (ASD).
La scarsa attenzione da parte delle strutture socio-assistenziali nel trattare in modo diretto le relazioni affettuose e la sperimentazione della sessualità nell'autismo alimenta nell'opinione pubblica la falsa credenza che le persone con ASD non abbiano alcun interesse a esplorare l'ambito sessuale e relazionale.
La letteratura scientifica è, invece, concorde nel ritenere che le persone autistiche, specialmente quelle con un livello cognitivo nella norma e adeguate competenze verbali, presentino comportamenti sessuali paragonabili ai loro coetanei normotipici e che, di conseguenza, abbiano anche il desiderio di intraprendere relazioni affettive e intime con un partner. Tuttavia, i ragazzi e le ragazze con ASD possono presentare problematiche legate allo sviluppo affettivo e sessuale, manifestando comportamenti disfunzionali e socialmente inappropriati.
Alcuni comportamenti sessuali inadeguati, come la masturbazione compulsiva o in pubblico, sono erroneamente interpretati come stereotipie, invece che un sintomo della difficoltà da parte della persona con ASD a gestire le situazioni sociali, relazionali e affettive.
Tali problematiche sono spesso difficili da affrontare sia per la famiglia che per gli operatori specializzati. Per questo, in ambito formativo, dovrebbe essere rivolta una maggiore attenzione alla promozione di un sano sviluppo sessuale, alla prevenzione di eventuali vissuti di abuso e gestione dei problemi comportamentali legati alla sessualità nelle persone con ASD.